Vico Equense. «L’azione messa in campo da Maurizio
Cinque è cattiveria allo stato puro; le parole di Giuseppe Russo sono menzogne».
Così il candidato sindaco Andrea Buonocore commenta gli ultimi avvenimenti
politici che vedono protagonisti i suoi avversari. Il suo sfidante numero uno,
Maurizio Cinque, con cui si contenderà la poltrona di sindaco al ballottaggio,
ha da pochi giorni annunciato la «comunanza di obiettivi» con il terzo escluso,
Giuseppe Russo. «L’accordo non ufficiale tra i due è qualcosa di gravissimo –
afferma Buonocore – perché si prende gioco della legge elettorale, oltre a
rappresentare un’offesa ai cittadini. In caso di vittoria di Cinque, con un
apparentamento alla luce del sole avrebbero avuto diritto a 10 consiglieri in
totale; con questo stratagemma, invece, hanno la possibilità di contare sui 10 consiglieri
delle liste di Cinque più i due dello schieramento di Russo. Nella pratica,
quindi, ci sarebbe un consiglio comunale con solo quattro consiglieri di
minoranza invece di sei». Buonocore non usa mezzi termini per dare sfogo alla
sua amarezza. «Altra assurdità è il comportamento di Russo – continua - che mi
ha fatto delle accuse pubbliche completamente infondate. Posso ribadire a gran
voce che non ho mai tentato di fare accordi né con lui, né con i suoi
candidati. Se sono andato a casa di persone vicine al suo gruppo è perché sono
stato invitato». Ieri, infatti, Giuseppe Russo ha diffuso in rete una lettera
con una serie di pungenti precisazioni. «Mi sono sentito in dovere di
rispondere – commenta Russo – a seguito dell’accanimento di Buonocore e del suo
gruppo poiché da giorni stanno insistendo sull’esistenza di accordi sottobanco
tra me e Maurizio Cinque. Non c’è stato nulla di ciò. Con serenità ho scelto di
appoggiare Cinque poiché ha un programma più vicino al nostro. E’ stato
Buonocore, invece, ad incontrare segretamente, e indipendentemente da me, i miei
candidati, proponendo loro assessorati e incarichi di rilievo. L’ho detto
pubblicamente e continuerò a ripeterlo». Tra attacchi, risposte, contrattacchi,
offese è in dirittura di arrivo una campagna elettorale al veleno che ha
stancato, piuttosto che coinvolto, una grande fetta della popolazione. «Litigano
e si insultano, ma nessuno di loro sembra una persona realmente intenzionata a
darsi da fare per la città e, allo stesso tempo, di polso, come dovrebbe essere
un sindaco. Credo che domenica non andrò a votare» afferma una commerciante del
centro di Vico Equense.
Preferisce non entrare negli ultimi battibecchi
Maurizio Cinque, concentrato sul suo percorso. «Se divento sindaco sicuramente
istituirò un osservatorio sulla legalità da affidare a personalità di garanzia,
per la verifica di ogni appalto e concessione pubblica della nuova
amministrazione e di quelle passate» ha affermato ieri. Iniziativa accolta
favorevolmente da un gruppo di elettori simpatizzanti del centro sinistra che
hanno pubblicato un manifesto per dichiarare il loro appoggio a Cinque.
I due sfidanti alla carica di sindaco, dunque,
Andrea Buonocore (sostenuto da VICOinvolgiAMO) e Maurizio Cinque (supportato
dalle liste Cambiare fa bene, Reset Vico, Giovani, Vico 2020) sono impegnati
nelle ultime ore di campagna elettorale e stanno giocando le loro ultime carte per
tentare di convincere l’elettorato. Le manifestazioni conclusive si terranno
sia nella frazione di Moiano, sia a Vico centro, in piazza Marcato.
(pubblicato su Il Mattino)

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