venerdì 17 giugno 2016

Vico Equense. Finale di campagna elettorale al veleno


Vico Equense. «L’azione messa in campo da Maurizio Cinque è cattiveria allo stato puro; le parole di Giuseppe Russo sono menzogne». Così il candidato sindaco Andrea Buonocore commenta gli ultimi avvenimenti politici che vedono protagonisti i suoi avversari. Il suo sfidante numero uno, Maurizio Cinque, con cui si contenderà la poltrona di sindaco al ballottaggio, ha da pochi giorni annunciato la «comunanza di obiettivi» con il terzo escluso, Giuseppe Russo. «L’accordo non ufficiale tra i due è qualcosa di gravissimo – afferma Buonocore – perché si prende gioco della legge elettorale, oltre a rappresentare un’offesa ai cittadini. In caso di vittoria di Cinque, con un apparentamento alla luce del sole avrebbero avuto diritto a 10 consiglieri in totale; con questo stratagemma, invece, hanno la possibilità di contare sui 10 consiglieri delle liste di Cinque più i due dello schieramento di Russo. Nella pratica, quindi, ci sarebbe un consiglio comunale con solo quattro consiglieri di minoranza invece di sei». Buonocore non usa mezzi termini per dare sfogo alla sua amarezza. «Altra assurdità è il comportamento di Russo – continua - che mi ha fatto delle accuse pubbliche completamente infondate. Posso ribadire a gran voce che non ho mai tentato di fare accordi né con lui, né con i suoi candidati. Se sono andato a casa di persone vicine al suo gruppo è perché sono stato invitato». Ieri, infatti, Giuseppe Russo ha diffuso in rete una lettera con una serie di pungenti precisazioni. «Mi sono sentito in dovere di rispondere – commenta Russo – a seguito dell’accanimento di Buonocore e del suo gruppo poiché da giorni stanno insistendo sull’esistenza di accordi sottobanco tra me e Maurizio Cinque. Non c’è stato nulla di ciò. Con serenità ho scelto di appoggiare Cinque poiché ha un programma più vicino al nostro. E’ stato Buonocore, invece, ad incontrare segretamente, e indipendentemente da me, i miei candidati, proponendo loro assessorati e incarichi di rilievo. L’ho detto pubblicamente e continuerò a ripeterlo». Tra attacchi, risposte, contrattacchi, offese è in dirittura di arrivo una campagna elettorale al veleno che ha stancato, piuttosto che coinvolto, una grande fetta della popolazione. «Litigano e si insultano, ma nessuno di loro sembra una persona realmente intenzionata a darsi da fare per la città e, allo stesso tempo, di polso, come dovrebbe essere un sindaco. Credo che domenica non andrò a votare» afferma una commerciante del centro di Vico Equense.
Preferisce non entrare negli ultimi battibecchi Maurizio Cinque, concentrato sul suo percorso. «Se divento sindaco sicuramente istituirò un osservatorio sulla legalità da affidare a personalità di garanzia, per la verifica di ogni appalto e concessione pubblica della nuova amministrazione e di quelle passate» ha affermato ieri. Iniziativa accolta favorevolmente da un gruppo di elettori simpatizzanti del centro sinistra che hanno pubblicato un manifesto per dichiarare il loro appoggio a Cinque.

I due sfidanti alla carica di sindaco, dunque, Andrea Buonocore (sostenuto da VICOinvolgiAMO) e Maurizio Cinque (supportato dalle liste Cambiare fa bene, Reset Vico, Giovani, Vico 2020) sono impegnati nelle ultime ore di campagna elettorale e stanno giocando le loro ultime carte per tentare di convincere l’elettorato. Le manifestazioni conclusive si terranno sia nella frazione di Moiano, sia a Vico centro, in piazza Marcato. 
(pubblicato su Il Mattino)

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