venerdì 29 gennaio 2016

Alimuri, vince l'ambiente ancora una volta. E adesso...una grande responsabilità!


"Il ricorso è infondato", lo recita la settima sezione del Tar Campania nella sentenza relativa alla vicenda ecomostro di Alimuri. Il tribunale amministrativo si è pronunciato nel merito e ha rigettato la richiesta dei proprietari dell'ex manufatto. Valido, dunque, l'iter messo in atto dal Comune di Vico Equense e, di conseguenza, nullo l'accordo "Rutelli" che la società Saan aveva stipulato nel 2007 e che le avrebbe dato diritto a un fabbricato di pari volume in altra zona. “La difformità (tra le opere autorizzate e quelle realizzate) – si legge nella sentenza - è stata precisamente rilevata nel rapporto tecnico numero 7700 del 24 marzo 2014 redatto dall’ingegnere D’Iorio, su disposizione dall’amministrazione comunale, che ha evidenziato la discordanza dell’opera rispetto all’autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Soprintendenza. Tale rapporto si fonda sul rilievo operato a suo tempo dal consulente, Antonio De Luca, incaricato dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Da tale relazione risulta la non corrispondenza di quanto realizzato con l’autorizzazione paesaggistica”. Il Comune di Vico Equense ha già fatto partire l­a d­iffida e la messa in mora nei confronti della soc­ietà­ proprietaria per la restituzione di 420mila euro ­ant­icipati. 
L'allora sindaco Gennaro Cinque parlava di "vittoria dell'ambiente sulla cementificazione selvaggia". E' vero...una vittoria! E ne sono felici tutti: amministratori, ambientalisti, cittadini. Ma adesso l'amministrazione ha una responsabilità molto grande. Quella di non deludere le aspettative di chi crede che quello slogan possa diventare il principio di base cui ispirarsi per guidare la città. Vittoria dell'ambiente...sempre...ogni giorno, nelle scelte politiche, nella vita pratica. Ne saranno all'altezza gli amministratori? Lo diranno i fatti.

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