mercoledì 2 marzo 2016

Coppie omosessuali, essere genitori, maternità... Un pensiero.



Tanto il parlare sui diritti delle coppie gay, tante le chiacchiere e le diverse posizioni a riguardo. Un argomento delicato, soprattutto se ci si sofferma sul discorso dei bambini. Il caso Vendola ha scatenato una battaglia mediatica. Difficilissimo e anche inopportuno entrare nel merito e fare un commento. Pertanto non lo farò. Però vorrei soffermarmi a riflettere sul concetto di "amore", perché ci sono alcune cose che proprio non capisco.
E' amore quello che lega due persone, indistintamente dal sesso, che si completano l'un l'altra e non capisco perché non debba essere legittimato consentendo agli individui di poter vivere tale unione nella sua interezza.
E' amore quello che lega una madre al proprio figlio. Ed è una forma di amore che sboccia proprio quando quel piccolo essere inizia a prendere forma nel grembo. Madre e figlio durante i 9 mesi sono un'unica entità, si appartengono reciprocamente. Il bambino cresce dentro di lei e attraverso di lei si nutre...e si nutre anche del suo amore e delle sue attenzioni. Il cuoricino batte dentro il corpo della mamma e la mamma lo "sente" in ogni momento. Mese dopo mese il bambino cresce e quell'interazione mamma-figlio aumenta sempre di più e il legame tra loro diventa indissolubile. Capisco che chi non ha la fortuna di vivere questa esperienza voglia comunque realizzare il sogno di essere genitore. Quello che proprio non capisco, però, è come una donna che ha il dono di generare una vita e farla crescere attraverso di lei per 9 mesi possa poi dopo farne a meno. Non capisco come una donna riesca a distaccarsi da quella importante "parte di lei". Non posso dire di condividerlo o non condividerlo...perché non mi sembra umanamente possibile e proprio non lo capisco!

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