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mercoledì 11 novembre 2015
Bufera in Regione Campania
Già ieri il presidente Vincenzo De Luca aveva affermato la sua «totale estraneità» alle ipotesi di reato formulate a suo carico dalla Procura di Roma e oggi, in conferenza stampa, lo ha ribadito. «Io non sono a conoscenza di nulla» ha dichiarato il governatore. La Procura ha indagato per l'ipotesi di corruzione in atti giudiziari Anna Scognamiglio, uno dei giudici del Tribunale civile di Napoli che, lo scorso 22 luglio, confermando una precedente decisione del giudice monocratico, accolse il ricorso di De Luca, contro la sospensione dall'incarico di governatore in base alla legge Severino. Nella stessa inchiesta è indagato, per l'ipotesi di reato di induzione alla corruzione, il capo della segreteria politica di De Luca, Nello Mastursi, che si è dimesso lunedì dall'incarico.
E' nata da un'inchiesta dell'Antimafia di Napoli sui rapporti tra camorra, politica e gli affari nel settore della sanità in Campania l'indagine che ha provocato un terremoto in Regione Campania. L'inchiesta, condotta dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli Henry John Woodcock ed Enrica Parascandalo e dai procuratori aggiunti Filippo Beatrice e Giuseppe Borrelli, è in una fase cruciale e, in attesa degli sviluppi che potrebbero essere eclatanti, è coperta da uno stretto riserbo.
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