mercoledì 30 dicembre 2015

Vico Equense. Caso Lauro, mega-risarcimento di 4milioni di euro. Istituita una commissione d'indagine



Vico Equense. Verrà istituita una commissione d'indagine per far luce sull'annosa vicenda del fondo Lauro che oggi prevede un risarcimento da parte del Comune di 4milioni e 200mila euro al proprietario, con possibile rivalsa sui condomini. E' stato stabilito durante il delicato consiglio comunale alla presenza delle famiglie coinvolte nella questione. E' stata, inoltre, approvata la delibera «della discordia». Non sono mancate, infatti, le contestazioni da parte del pubblico al momento dell'approvazione della delibera con cui il Comune ha preso atto della decisione del Tar e ha  adeguato il provvedimento di acquisizione sanante. Secondo tale documento il Comune, infatti, dovrà provvedere al pagamento dei 4milioni (ha già avviato con un mutuo alla cassa depositi e prestiti) e poi potrà rivalersi sui titolari delle abitazioni delle cooperative edilizie Domus Aequana e Ulivo di San Vito, edificate sui suoli in questione. Questo significherà che ogni famiglia dovrà sborsare di tasca propria circa 130mila euro. Ma i condomini sono sul piede di guerra perché attribuiscono all'inadempienza dell'Amministrazione la colpa di tale situazione. Il sindaco Benedetto Migliaccio, invece, ha definito i ritardi degli uffici comunali come conseguenze derivanti dallo stesso comportamento ostile delle famiglie interessate.
Il problema è scoppiato qualche mese fa, quando la settima sezione del Tar ha stabilito che il Comune e le cooperative edilizie, dove risiedono 30 famiglie, devono risarcire l’avvocato napoletano Francesco Saverio Lauro, proprietario dei suoli in cui sono stati realizzati i due alloggi di edilizia residenziale. La sentenza s’inquadra in un braccio di ferro giudiziario lungo quasi 40 anni. Una battaglia a colpi di ricorsi e appelli che si trascina dal 1976, quando l’amministrazione comunale di Vico Equense ha dato l’ok a un piano di edilizia residenziale in località San Vito. Il proprietario del suolo ha impugnato il piano di zona e gli atti espropriativi: mentre le cooperative edilizie Domus Aequana e Ulivo hanno costruito le nuove case, il Tar (nel 1988) e il Consiglio di Stato (nel 1999) hanno annullato tutti i provvedimenti adottati dal Comune di Vico. L’avvocato Lauro si è rivolto prima al Tribunale e poi alla Corte d’Appello di Napoli che, l’11 marzo 2011, ha condannato l’amministrazione a risarcirgli danni per 3milioni e 500mila euro: secondo i giudici, il Comune ha commesso una «occupazione usurpativa» ai danni di Lauro. A quel punto il Consiglio comunale è corso ai ripari, approvando una delibera per riconoscere che le case realizzate irregolarmente rispondono a un fine sociale di particolare rilevanza e che, di conseguenza, devono essere conservate acquistando il suolo dal proprietario per la cifra di 620mila euro. Il provvedimento di acquisizione è stato avviato nel 2011 ma concluso dal Comune il 6 novembre 2013. Nel frattempo, però, il 9 ottobre 2013, si è pronunciata la Corte di Cassazione che ha confermato la tesi della Corte d’Appello.
Pertanto l’avvocato Lauro si è rivolto al Tar per ottenere il risarcimento dall’amministrazione comunale. E i giudici di Piazza Municipio gli hanno dato ragione. A sborsare quelli che sono diventati, con gli interessi, 4milioni e 200mila euro sarà il Comune che però, in un secondo momento, potrà rivalersi sui soci delle cooperative edilizie.



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